Dai merletti di Isernia ai ceramisti di Oristano: a farli conoscere nel mondo ci penseranno i 104 vincitori delle borse di studio Google e Unioncamere “Eccellenze in Digitale”. I risultati? Si prospettano eccellenti. Come racconta Cristina Lacava nel suo articolo su “Io Donna” del Corriere della Sera. Intervistato il presidente di Giovani Gioiellieri d’Italia, Giorgio Isabella, vincitore della passata edizione “Distretti sul Web” per il distretto orafo di Arezzo.

Di seguito, un passaggio dell’intervista, nella quale il presidente mette in risalto il ruolo della condivisione di idee all’interno dell’Associazione:

Ho due passioni: il web e l’oreficeria” dice Giorgio (nella foto in apertura, è con la fidanzata Francesca). A Crotone, la mia città, la mia famiglia ha una gioielleria da 4 generazioni. E’ un settore che conosco bene, per questo quando ho vinto la borsa di studio Google ho chiesto di lavorare nel distretto orafo di Arezzo. Con la Camera di Commercio, abbiamo individuato tra le 1200 aziende, anche piccolissime, quelle che potevano essere più sensibili al tema online, e le abbiamo contattate. Il primo a risponderci – inaspettatamente – è stato Alano Maffucci, 72 anni, specializzato in arte sacra con la sua azienda Aule. Anziano per l’anagrafe, giovane per la voglia di fare e di scoprire cose nuove. Uno che non si adagia. Abbiamo rinnovato il suo vecchio sito, traducendolo anche in inglese e russo, arrivando a incrementare del 30 per cento le visite da tablet e mobile. Ora poi l’ho inserito in una piattaforma di nicchia, luxmadein, che ho progettato per valorizzare l’esperienza artigianale: è una specie di Amazon per l’oreficeria. Ora, finita l’esperienza ad Arezzo, mi sto occupando proprio di sviluppare luxmadein, che ha l’ambizione di diventare un superdistretto digitale. Ma non sono solo: ho costituito un’Associazione di giovani gioiellieri che vuole aprirsi sempre di più all’online, per far conoscere l’eccellenza dei nostri prodotti nel mondo.